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Rjukan e Hemsedal: ice climbing in Norway

Marzo 7, 2020

Con il finire dell’inverno sulle Alpi capita spesso di non essere ancora sazi della stagione cascatistica nostrana.
La Norvegia, ricca di cascate di ghiaccio,  è di sicuro un ottimo terreno di gioco per gli appassionati delle piccozze ed è velocemente raggiungibile dall’Italia.
Quest’anno insieme a Matteo abbiamo deciso di trascorrere una settimana nel paese dei fiordi e per ottimizzare il poco tempo e gli spostamenti abbiamo optato per le due località più rinnomante per l’arrampicata su ghiaccio: Rjukan e Hemsedal. Due paesi a sole quattro ore di auto di distanza ma estremamente diversi come ambiente e come tipologia di cascate.
Rjukan, 3 ore di viaggio a ovest di Oslo, è un piccolo paese incassato in una profonda valle ombrosa. Le cascate sono sovente brevi e con avvicinamento pressochè nullo. Qui si alberga in piccole casette di legno dai colori sgargianti e ogni giorno si possono salire più cascate o trascorre la giornata in una delle belle falesie naturali che il territorio regala.

Hemsedal è un po’ l’opposto.
Una stazione sciistica posta in mezzo ad un’ampia valle circondata da grandi colline ricoperte di boschi. L’ambiente è talmente solare e poco “alpino” che ci si chiede subito dove siano le cascate. Ed invece ci sono e a Hemsedal ci sono pure cascate imponenti come raramente si trovano dalle nostre parti! E’ il caso di Hydenfossen per esempio, un muro di ghiaccio verticale  alto 160 metri e largo più di 200.
Vi sono anche cascate lunghe ma semplici e alcune belle falesie il tutto in ambiente nordico con avvicinamenti potenzialmente in tanta ma tanta neve fresca!

Vista la vicinanza tra le due località è consigliabile dividere il soggiorno in due e visitare entrambe le zone di scalata. E così abbiamo fatto.

Per me è il secondo viaggio a Rjukan e Hemsedal  e questo ci ha concesso di muoverci un po’ meglio tra i vari settori e di scegliere meglio le nostre cascate in base alle condizioni

 

DOMENICA 1 MARZO
Io e Matteo partiamo da Malpensa e con un volo diretto atteriamo a Oslo nel tardo pomeriggio. Noleggiata l’auto ci dirigiamo verso Rjukan. Ci aspettano 3 ore abbondanti di strada a tratti sotto una fitta nevicata. Benvenuti in Norvegia!
LUNEDI’ 2 MARZO
Per la prima giornata di scalata scegliamo la falesia di Krokan. Nelle condizioni attuali il settore meglio formato di Rjukan.
Krokan è una falesia che sorge sulla sponda del torrente principale. Avvicianamento di 5 minuti e tiri dal WI2 a WI5. Generalmente è molto affollato.

MARTEDI’ 3 MARZO

Prima giornata dedicata alle cascate di più tiri ed entriamo nel canyon di Vemork.
La cascata in condizioni migliori è Sabotorfossen, una delle classiche del canyon di Vemork gradata II/ WI5.
Sono 4 tiri molto vari e divertenti e quest’anno il seocndo tiro presentava una bella colonnina di circa 8 metri di altezza.
In vista della giornata successiva decidiamo di sfruttare il pomeriggio per battere la traccia fino alla nostra cascata dell’indomani: Juvsoyla, una delle più belle cascate della zona di Rjukan.
Il lavoro di battitura è reso faticoso ma al tempo stesso bello dalla profonda coltre di neve polverosa che ricopre tutto il fondo del canyon. A tratti sprofondo fino all’ombelico!
In circa un’ora facciamo la traccia e constatiamo che Juvsoyla è salibile per cui rientriamo nella nostra casetta colorata ad asciugarci le ossa.

 

MERCOLEDI’ 4  MARZO

Sveglia presto. Oggi dopo la cascata di traferiamo a Hemsedal.

Juvsoyla si rivela bellissima ma molto sporca di neve e di croste che rendono la progressione delicata e bisognosa di una pulizia certosina.
Risaliamo la cascata con tre brevi tiri da 25 metri costuendo soste su ghiaccio ma anche su roccia.
La difficoltà data sulla guida è WI6, forse un po’ larga come gradazione in queste condizioni ma rimane comunque la cascata più bella che abbia mai fatto a Rjukan.
Doppie, rientro, merenda e via verso Hemsedal. Ovviamente, come la volta scorsa, il navigatore ci indica una strada poi chiusa per il periodo invernale quindi le 3 ore di viaggio diventano 7! Fate sempre attenzione nei trasferimenti a stare solo sulle strade principali evitando le scociatoie.

GIOVEDI’ 5 MARZO

Falesia di Golsjuvet. Location strepitosa per una giornata tranquilla. Un grande torrente ghiacciato con le sponde tappezzate di muri e colonne di ghiaccio e ad appena tre minutii dall’auto. Il parcheggio costa 30 Corone norvegesi, poco meno di 3 €.

A Golsjuvet troviamo delle colonne fantatiche e un ghiaccio di ottima qualità ma purtroppo riceviamo anche la mail della compagnia aerea che ci avvisa della cancellazione del nostro volo di sabato causa coronavirus.
Rientriamo in albergo e valutando tutte le opzioni decidiamo di sacrificare l’ultimo giorno e di rientrare subito in Italia vista la situazione.

VENERDì 6 MARZO

Con poco entusiasmo rientriamo a Oslo passando sotto la mitica Hydnefossen, una delle cascate più belle della Norvegia.
Da Oslo con scalo ad Amsterdam siamo a Malplensa in serata. 24 ore prima che tutta la Lombardia e l’Italian venisse bloccata. Un po’ di fortuna nella sfortuna.

 

A Rjukan e Hemsedal, ma anche in tutta la Norvergia, rimangono tante cascate da salire, tutte bellissime e di sicuro dovremo tornarci perchè oramai l’appetito è arrivato ed anche rimasto!

 

Ti interessa scoprire insieme a noi le cascate di Rjukan ed Hemsedal?
Norway Ice Climbing with Guide Alpine Torino

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