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Tatra ski touring

Aprile 12, 2016

I Monti Tatra posti tra Polonia e Repubblica Slovacca rappresentano la parte più elevata dei Carpazi. Le cime più alte, poco oltre i 2600 m di quota, sono poste in Slovacchia, mentre il viaggio da noi intrapreso si snoda a cavallo del confine tra i due paesi, spesso con uno sci in Polonia e l’altro oltre il confine.
Nonostante le quote non siano elevate, questa zona è molto conosciuta dai locali per le stazioni sciistiche sia in Polonia che in Slovacchia, che vista l’abbondante neve ne fanno una meta rinomata paragonabile alle Alpi per noi italiani.
Il funesto inverno 2016, ahimè, non ha risparmiato nemmeno queste montagne…e, alle quote a cui solitamente ad inizio Aprile c’è un metro di neve, abbiamo invece assistito alla fioritura dei Crocus, che coloravano di lilla una valle intera con fotografi anche di celebri testate naturalistiche a cercare lo scatto migliore.
Siamo comunque riusciti a portare a termine senza troppi intoppi la traversata da ovest ad est di queste montagne, che si è rilevata essere molto remunerativa sia in termini sciistici che panoramici e ci ha offerto nuovi spunti per i nostri prossimi viaggi.
Facendo base per un paio di notti a Zakopane (la capitale invernale della Polonia) abbiamo potuto famigliarizzare con la zona ed il giorno successivo iniziare la nostra avventura partendo dalla Dolina Chocholowska…

Passando la prima giornata all’interno di questa magnifica valle e collezionando due cime è iniziata la nostra traversata.
In un paio di giorni, qualche migliaio di metri di sudore, sei cime raggiunte, divertimento ed ammirazione per i luoghi che ci hanno accolto; attraversando prima alla Dolina Koscieliska ed il giorno successivo, dopo la lunga cresta del Ciemniak 2096 m scendendo la Dolina Kondratowa siamo rientrati a Zakopane per una notte e ci siamo rifocillati con una bella cena tipica prima di affrontare la seconda parte di viaggio.

Questa ci ha permesso di addentrarci nella parte più elevata di queste montagne. Il panorama cambia in maniera notevole, lasciamo alle nostre spalle la zona più dolce ed incontriamo pendii più sostenuti e canali; grandi laghi ed alte pareti di roccia circondano le valli.
Ci dirigiamo verso la Dolina Pieçiu e il bel rifugio dei cinque laghi (il nome originale non è solo impossibile da pronunciare, ma anche da scrivere). Un luogo magnifico. Non da meno la valle che ci accoglierà il giorno successivo, Morskie Oko.

Provare per credere…entro la fine dell’estate inseriremo la proposta tra quelle dello sci alpinismo e se vi interessano luoghi al di fuori dai soliti schemi, beh direi che questo fa al caso vostro!!!

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