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Rocce Bianche, tour di scialpinismo

Aprile 14, 2020

Il tempo di stare tranquilli continua e con esso continua la necessità di tenersi impegnati, di fantasticare sul futuro e di ricordare il passato.
Oggi voglio descrivere un itinerario poco conosciuto dell’alta Valle dell’Orco: il Tour delle Rocce Bianche.

Le Rocce Bianche sono una formazione rocciosa caratteristica posta sopra il lago dell’Agnel, più precisamente tra il lago dell’Agnel e la parete est della Punta Basei. Schiacciate sotto la grande parete, le Rocce Bianche non sembrano nè interessanti nè sciabili ma la prospettiva inganna: tra la Basei e le nostre Rocce vi è un bel colle nascosto che mette in comunicazione  il Vallone delle Gavite verso sud e il Vallone del Rio Rosset verso nord.

Sono angoli nascosti tra le pieghe delle montagne, luoghi non distanti dalle rotte comuni ma che sembrano essere rimasti un po’ dimenticati. Per fortuna? Direi di si!

Visto lo sviluppo, la bellezza dei luoghi e l’esposizione a sud est dei pendii di discesa, può essere bello e consigliabile dividere il tour in due giorni pernottando nel locale invernale del Rifugio Città di Chivasso al Colle del Nivolet. In questa maniera è anche possibile salire la Punta Violetta 3031 m prima di giungere al rifugio.
Così ve lo descrivo.

 

PRIMO GIORNO
Punta Violetta 3031 m e Rifugio Città di Chivasso 2604 m

 

Dal paese di Ceresole Reale si prosegue fino al termine della strada. Questa può essere chiusa, a seconda dell’innevamento, a Chiapili di Sotto 1670 m, a Chiapili di Sopra 1750 m o direttamente alla sbarra che chiude la strada nella stagione invernale a quota 1800 metri.
Partendo da Chiapili di Sotto si segue tutta la strada estiva per il Colle del Nivolet con evidenti tagli di molti tornati.
Sempre seguendo la strada si percorre la diga del lago Agnel sopra il quale si vedono bene le Rocce Bianche. Tagliando maggiormente i tornanti si arriva a quota 2490 sotto le Rocce del Nivolet.
Da qui si abbandona la strada salendo il dolce vallone verso nord est in direzione della tozza piramide della Punta Violetta. Non si punta direttamente alla vetta ma, terminato di costeggiare le Rocce del Nivolet ( vedi itinerario alpinistico della CRESTA DELLE ROCCE DEL NIVOLET) , salire sull’ampio crinale della Costa di Mentà che si segue con gli sci ai piedi verso est fin dove possibile. Lasciare gli sci dove la cresta si fa più stretta o più spesso priva di neve e giungere sulla bella vetta panoramica.

 

Dalla cima tornare agli sci e percorrere a ritroso la Costa di Mentà fin sopra i laghi del Nivolet e già in vista del rifugio in direzione sud ovest.
Due opzioni per raggiungere il rifugio.

 

  1. scendere 200 metri fino ai laghi del Nivolet e risalire al Rifugio Chivasso passando in mezzo ai due laghi e seguendo la strada.
  2. Dalla Costa di Mentà effettuare un lungo traverso in leggera discesa sul versante occidentale delle Rocce del Nivolet giungendo al rifugio. Neve assestata indispensabile

 

Per  il pernottamento al rifugio è richiesto il pagamento di 5€ a persona lasciandoli nell’apposita fenditura nella porta di legno.

http://www.rifugiochivasso.altervista.org/

 

Dislivello positivo: 1400 m
Dislivello negativo: 450 m
Difficoltà: BS

 

 

 

SECONDO GIORNO
Rocce Bianche 1720m

 

Dal rifugio scendere in direzione sud ovest intersecando la strada estiva e lungo dolci pendii scendere nel Vallone del Rio Rosset. Percorrere il piano puntando alle evidenti Rocce Bianche verso sud e appena possibile iniziare a salire lungo i bei pendii sulla destra giungendo al colle a monte delle Rocce Bianche in traverso. L’arrivo in cima avviene lungo un’aerea cresta nevosa da percorrere a piedi lunga circa 50 metri.
Quota cima: 2720m.

 

Tornare al colletto e ricalzati gli sci guadagnare la spalla superiore verso la Basei. A volte è possibile scendere direttamente dal primo colletto ma con sciata esposta.

 

Dalla spalla si scende su bei pendii dentro il Vallone delle Gavite ai piedi della grande parete formata dalla Punta Basei e Punta Bousson.
Una volta al centro del vallone, quando questo piega verso est, non stare nel punto più basso ma tenere la mezzacosta di sinistra per imboccare il bel canale visibile all’ultimo momento che conduce sui pendii tra il lago Agnel e il lago Serrù. Da qui si scende lungo l’itinerario di salita del giorno precedente

Dislivello positivo: 200 m
Dislivello negativo: 1120 m
Difficoltà: BS

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Commenti: 1

Luca Bracco

Molto bello

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