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Traversata del Pelvoux

Luglio 15, 2017

Il gruppo degli Ecrins è ricco di maestose montagne anche se solamente due raggiungono i 4000 metri. Il Pelvoux è appunto tra quelle che, pur senza raggiungere i 4k di quota, suscita un grande fascino nell’alpinista.
L’itinerario più famoso e bello per conoscere questa montagna di 3946 metri è la traversata salendo dal couloir Coolidge e scendendo lungo il ghiacciaio des Violettes, meglio nota come Traversata del Pelvoux.
Questa cavalcata è considerata uno dei più bei itinerari classici del gruppo degli Ecrins, vuoi per il panorama, vuoi per la “tecnicità” del percorso. Si, perchè la traversata del Pelvoux è tutt’altro che una camminata.
Se il primo giorno lo si trascorre su un comodo sentiero per raggiungere il Rifugio del Pelvoux, durante il secondo viene richiesto un impegno ben maggiore a molte vie normali dei 4000 più famosi.

Il coluoir Coolidge è lungo 600 metri e negli ultimi 200 metri sfiora in molte parti i 45 gradi di pendenza. Bisogna quindi essere buoni camminatori con i ramponi, specialmente in presenza di neve dura o ghiaccio.
Una volta sbucati a 3800 m, il canale finisce e una comodo pendio conduce alla cima da cui si possono osservare tutte le cime circostanti giungendo con lo sguardo fino al Monte Bianco.
Dopo la cima, la traversata entra nel vivo. Si percorre in discesa il Glacier des Violettes, a volte ricco di crepacci e caotico, si effettuano 4 corde doppie e per lunghi tratti si disarrampica lungo canali e speroni di roccia sospesi sopra ghiacciai e seracchi. Una volta terminate le difficoltà alpinisitiche non rimane che percorrere la lunga cengia rocciosa che riporta ad Ailefroide. Un sentiero facile ma sempre molto esposto sulle pareti di granito che caratterizzano questo tratto di valle.
La Traversata del Pelvoux è un viaggio fantastico, vario ed avventuroso assolutamente consigliabile agli alpinisti classici in cerca di terreni d’avventura mai banali e fuori dalle rotte più comuni.
Con Alberto abbiamo percorso la Traversata del Pelvoux in circa 12 ore. Condizioni molto buone e poco affollamento lungo le doppie hanno fatto si che la giornata trascorresse al meglio consentendoci di godere pienamente questa avventura.
Bravo Alberto! Sicuramente alla sua prima esperienza  su un terreno simile e con una percorso così lungo!

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